Una pelle liscia, morbida e senza imperfezioni è il sogno di tutti. L’epilazione laser rappresenta una delle tecniche più efficaci per un’epilazione duratura, in grado di rimuovere il pelo in modo permanente, senza dover ricorrere al fastidio continuo della ceretta e a soluzioni superficiali come lamette e creme depilatorie.
Ma come funziona l’epilazione laser? E in cosa consiste nello specifico? Scopriamolo insieme.
Attualmente, chiunque voglia approcciarsi al mondo dell’epilazione permanente ha davanti a sé una lunga serie di possibili scelte: dalla luce pulsata al diodo, passando per il laser alessandrite.
La premessa che in ogni caso è necessario fare è che sfortunatamente l’epilazione definitiva non esiste: è possibile tuttavia parlare di epilazione permanente, come duratura ed efficace nel tempo.
Infatti, anche dopo il completamento di un ciclo di sedute circa il 10% dei peli tende a restare: per questo motivo AlmaCare consiglia in media una o due sedute di richiamo durante il corso dell’anno.
Nella depilazione laser il pelo non viene strappato. La radice (più precisamente il follicolo) viene distrutta da un raggio laser, il quale può agire e colpire il bulbo solo quando il pelo si trova nella fase anagen, ovvero nella fase in cui è ricco di melanina.
Il ciclo del pelo si ripete ogni 21 giorni, di conseguenza sono necessarie dalle sette alle dieci sedute per ottenere un risultato soddisfacente, soprattutto per colpire tutti i peli nella loro fase anagen.
Ogni laser ha una propria lunghezza d’onda che garantisce di agire a diverse profondità del cromoforo, ovvero la melanina del pelo. Per ottenere risultati ottimali è necessario sottoporsi sempre all’analisi del pelo e della pelle, concordando una terapia personalizzata con il professionista di riferimento.